lunedì 22 luglio 2013

la ragazza del portabagagli accanto.









Anche quest’anno niente vacanze per me.
Pazienza.
Anzi no, sai che c’è?
C’è che io parto lo stesso. Sto sempre in viaggio.
Sono una rockstar in carne ed ossa.
Oddio, forse più ossa che carne.
Va bene uguale. 

Venerdì scorso me ne sono andata in quel di Bagnaria.
Colli pavesi.
Il nostro parco dei divertimenti di montagna in salsa rock’n’roll.
E anche se c’erano si e no 10°C e sembrava di stare ad Oslo in dicembre, noi eravamo su una qualche spiaggia dei Caraibi a fare ‘Aloha!!’ con un banjo tra le mani, un’amaca a cullarci e fette d’anguria a go-go.

E alla fine abbracci, saluti, “mi sentivo appesantito.. ho mangiato di tutto…”
“ma cosa??? Saltavi come un canguro… avrai mangiato bistecche di canguro!!”
E ci conosciamo da più di 10 anni ma ancora facciamo i complimentosi.
Che bella persona che sei amico mio.
Anniversari. Pasta-fredda. Spegnilo, anzi abbuialo.

Poi salgo in macchina.
Mi aspettano quasi due ore di stradine di montagna e autostrada.
Alzo la radio e via.
La A1 di notte è una culla.
Il metal più stozzo mi fa compagnia, che le mie orecchie ultimamente vogliono solo 'le tre M’:
Marilyn Manson, Megadeth e Motorhead. 

Ormai manca poco ma la stanchezza comincia a farsi sentire e verso le 4 di mattina mi fermo in autogrill per un caffè-latte.
Parcheggio e scendo.
In pantaloncini corti, stivali biker e un bicchiere di latte caldo in mano… mi manca solo un cappello messicano e l’accento di Antonio Banderas come doppiaggio. Poi sarebbe perfetto. Puss in boots.
Apro il bagagliaio della Rav e mi ci siedo dentro, con le gambe penzoloni, a fumarmi una sigaretta.
Mi è sempre piaciuto sedermi così.
Il bagagliaio della Rav è una specie di confortevole utero moquettato.
Sono la ragazza del portabagagli accanto.
È l’alba.
Passa una famiglia in viaggio verso le vacanze. Una bimba piccolissima perde l’orsacchiotto sull’asfalto del parcheggio. Glielo raccolgo. Lei lo prende dalle mie mani stropicciandosi gli occhietti assonnati. Lei é bellissima, e questa é una scena un po' surreale. A vedermi da fuori devo essere strana forte.

Riparto.
Parma-Campegine-Reggio-FrecciaADestra-casello-telepass e finalmente casa. Sono quasi le 5.
Neanche il tempo di sfilarmi i vestiti e crollo nel letto.
Verso le 11 apro una palpebra-su-occhio-intorpidito.
Sono in coma ma ho fame.
Mi faccio forza e esco per la colazione. Doppia.
Poi torno ad accartocciarmi nel letto. 

Verso sera sono come nuova.
E mi aspetta un’altra serata.
Con mia sorella, mio cognato, nuove conoscenze e vecchi amici, tanto rock, roba buona, esagerazioni in salsa piccante, progetti, grandi abbracci.
"Il telefono in mano da ore che c'é un messaggio che ti voglio inviare."
Poco coraggio o forse é proprio paura.
Maculato, turche, e anelli.
Un coca e rum che sembra diesel v-power.
Danza, balletto classico, tango e altro.
"Sai che l'avevo capito..!?" Beh, non é che sia una cosa che si può nascondere sotto al cappello a cilindro...
"ma sai che c'era uno che ti cercava..." ... adoro quando voi due mi prendete in giro!! 
Elefantini di legno e bevute zuccherose.
Musica di quella bella.
“bello il tatuaggio!” “vuoi che mi spoglio?” “… e vabbè, adesso non esageriamo…”
Se si tratta di telefoni adoro la tecnologia, ma per il resto... anche no.
"Vi adoro tanto!!"
Velociraptor violenti.

Oggi è lunedì e dovrò riportare un po’ di equilibrio.
E di ordine.
E fare il bucato.
Che sono rock, ma occasionalmente anch’io ho bisogno di vestiti puliti.
E già so che stasera crollerò prestissimo,
ma hey baby, questo è il prezzo per essere me.