mercoledì 3 aprile 2013











 
I weekend di Pasqua per me non conoscono mezze misure.
Dentro all'uovo (che non posso mangiare perché sono intollerante al cioccolato) trovo sempre emozioni forti.
Momenti tremendi o ottimi feeling.
Pugni nello stomaco o circostanze squisite.
Mi piace pensare che la lancetta sia sempre un po' spostata verso la zona positiva.

E così capita di partire venerì nonostante una stupidissima influenza.
Concedersi qualche minuto di tranquillità.
Gioire della pausa-merenda nel mio bar preferito.
Arrivare a sera nonostante tutto un po' stanca.
Cogliere con gli occhi qualcosa che preferiresti ignorare.
Girare per mezz'ora buona per Parma in cerca di un parcheggio.
Perdersi in un multipiano claustrofobico che neanche nei film dell'orrore.
Trovare faticosamente l'uscita (non senza un certo sollievo).
Raggiungere un locale minuscolo ma accogliente come pochi.
Entrare immediatamente nell'atmosfera giusta.
La consapevolezza di essere una ziangarella vagabonda, ma di non essere assolutamente sola,
La sensazione di essere una zingarella che si contrappone a un impagabile senso di essere 'a casa'.
Farsi portare dalle note, dalla bellezza delle voci.
Il Nebbiolo atterra sui miei nervi in una planata dolce come una nenia.
Il buio pastoso della sala mi sussurra qualcosa. Non percepisco le parole ma capisco perfettamente.
Gustarsi ogni singolo momento di questa serata punteggiata di normale in uno sfondo fatto di straordinario.
Promesse mantenute, libri vagabondi e pubblicazioni scomode.
Anteprime di copertine a lungo attese.
Spiegato il motivo del malore di un noto dj, molti anni prima. (per questa cosa rideremo per un paio di giorni almeno)
Bevute zuccherose, sigarette in ottima compagnia, chiacchiere.
C'é addirirttura chi dice di avermi riconosciuta dalla foto-profilo di facebook. E il mio ego porta i tacchi alti stasera.
Allusioni continue, notizie quasi sconvolgenti, voglia di riprendere discorsi (mai) interrotti.
Bisbiglii arrendevoli e deliziosamente pericolosi.
I polpastrelli mi tremano intorno alla sigaretta, ma sono sicura che é solo freddo perché qui mi sento al sicuro. Il tasso alcolico mi rende arrendevole.
Rientro a casa con fatica.
La strada sembra eterna.
Plano nel letto esausta.
La testa mi fa malissimo, ma sono i pensieri a volare verso il sogno.

Mi svegliarò al mattino dopo, giusto in tempo per la mia colazione preferita.
Una pasta dolce e ancora calda che mi zucchera la bocca.
Il display del telefono mi informa che sono stata promossa 'fan di lusso'. Lo scriverò nel mio CV.
Una sbirciatina alle notizie.
Il lucidissimo, consapevole piacere di essere qui, adesso.
Una voglia di vita insaziabile.
Progetti futuri quasi realizzabili che già prendono casa dentro alla mia testolina dissennata.
Un giretto veloce.
Un acquisto di sandali che sembrano più una scultura.
E una scatola dentro cui proverò a conservare ricordi e frammenti di tutta questa bellezza.

Nessun commento:

Posta un commento