giovedì 28 febbraio 2013



 

 

 

Questa non l'ho scritta io.
Ma era troppo bella per non farla un po' mia.
 
Bree, che donna.
Bree, che ragazza.
E' venuta da me dopo essere uscita da scuola
mentre ero in ufficio.
"Che fai, stronzo?"
Ha esordito così, davanti ad un' equipè
di colleghi durissimi.
Vi parlo di cravatte,
vi parlo di minigonne
vi parlo di calze,
... vi parlo di tacchi a spillo.
Lei.
Lei con la sua cartella nera.
La sua felpa trasandata.
Le sue all star slacciate.
Le sue mani gelate.
Era appena uscita da scuola.
E mi è sembrata bellissima in
confronto a tutte quelle uniformi.
Si è seduta in ufficio.
Ha sgranocchiato ringo e altre
stronzate a non finire.
Mentre studiava letteratura.
Era bellissima.
I capelli neri scuri.
Le labbra carnose.
Gli occhi che dicono più di quanto c' è da dire.
E' troppo piccola per essere donna,
per essere La Donna Per Me.
Mi fa ridere.
Mi fa tenerezza.
E chi mi fa tenerezza non mi sa di sesso, di quello durissimo.
Ma lei sì.
E poi mi fa sentire non poco uomo.
"Con quella barba, attizzeresti ogni mia professoressa!"
ma, sticazzi io avrei voluto far colpo sull' alunna.
Anche solo per un pomeriggio.

1 commento:

  1. Hey! Nice blog!
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