giovedì 7 ottobre 2010

E’ destino che le vacanze di pasqua per me siano portatrici di emozioni forti.
Le vie di mezzo non mi appartengono: momenti terribili o serate bellissime.
Quest’anno mi è stata generosamente assegnata la seconda opzione.
Le corse randagie in macchina rimangono comunque una costante.
Serata golosa quella di sabato, come il bicchiere rosso fosforescente che ho trangugiato.
Anche se il contenuto alcoolico sapeva di benzina ed era più adatto al serbatoio della mia macchina che non al mio stomaco: diesel candito e zuccheroso al gusto di fragola.
L’elettricità é tiranna e ci lascia al buio per ben 2 volte.
Mia sorella e l’inventore dell’uovo di pasqua ornamentale. Sono i miei due milanesi preferiti.
‘Quelli della fenice’ che riempiono di suoni energetici una gran serata.
La musica cattura l’attenzione e colma i pensieri.
Gli stivali hanno tacchi troppo alti ma questa volta è la mia testa a ballare.
Giusto il tempo di un messaggio per la mia sister e sprofondo nel sonno.
Mi addormento con il cellulare in mano.
E un sorriso sfacciatamente vero stampato in faccia.
(l'immagine che vedete qui sopra me la sono ritrovata tra le foto del telefono senza nemmeno sapere perché... souvenir sfuocato e ballerino...)

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